Pelle conciata al vegetale: cos’è
e la tecnica di lavorazione
Cosa si intende per pelle conciata al vegetale?
La pelle conciata al vegetale è un tipo di pellame grezzo di origine animale, di solito si tratta di ovino o bovino, che viene lavorato esclusivamente con l’utilizzo di sostanze naturali.
Questo metodo consente di ottenere un tipo di pelle al 100% eco-sostenibile, pregiata e molto versatile, perfetta infatti da utilizzare per la creazione di cinture, portafogli, selle, borse, scrivanie e calzature.
A seconda delle necessità e dei gusti, la pelle vegetale può essere anche colorata e intagliata per realizzare piccola pelletteria e accessori personalizzati e soddisfare ogni tipo di desiderio e di richiesta del cliente.
Le caratteristiche della concia al vegetale
La concia vegetale è una tecnica artigiana antichissima che ha cura sia dell’ambiente che dell’animale. È una lavorazione del tutto naturale che rispetta il più possibile le caratteristiche uniche e originarie del pezzo da trattare, conciando il cuoio in modo non aggressivo.
Tutte le pelli grezze di origine animale che vengono usate sono materiale di recupero dall’industria alimentare, questo vuol dire che non esistono allevamenti di ovini o bovini specifici che vengono abbattuti appositamente per la loro pelle e per un vantaggio conciario.
Rispetto ad altre tecniche di conciatura, il processo di produzione della pelle vegetale viene effettuato con l’uso esclusivo di sostanze naturali, come estratti, cortecce e fiori di piante di mimosa, castagno e quebracho che risultano essere i principali “agenti concianti” di questo metodo.
Durante la conciatura, i cosiddetti tannini, pigmenti naturali presenti all’interno delle piante e solubili in acqua, si fissano alle fibre della pelle animale e ne mantengono le più preziose e naturali caratteristiche. Dando vita così ad un prodotto pregiato completamente ecologico!
Se non vengono aggiunti coloranti infatti, la pelle preserva tutte le sfumature di beige e marrone che i fiori e le scorze di albero tritati gli trasmettono, donandole una bella e naturale colorazione che con il tempo fa emergere ancor più i tratti specifici del tipo di pellame.
La pelle vegetale è biodegradabile?
La pelle conciata al vegetale è l’unica tipologia di cuoio ad essere totalmente biodegradabile! La tecnica della concia vegetale infatti ha un bassissimo impatto ambientale, in quanto evita la presenza di cromo e il rilascio di sostanze avverse a contatto con la pelle umana e inquinanti per l’ambiente.
La pelle vegetale può essere facilmente smaltita e trasformata in fertilizzante, mentre la pelle conciata al cromo per esempio è indirizzata ai rifiuti indifferenziati.
I vantaggi della pelle vegetale
I principali vantaggi di una pelle conciata al vegetale sono:
L'utilizzo esclusivo di fonti naturali durante il processo di lavorazione.
L'elevata reattività e vitalità. Basta semplicemente lucidarla con oli minerali o vegetali per il mantenimento di un aspetto bello e curato nel tempo.
L'unicità, ogni singola pelle ha caratteristiche diverse che la rendono unica e inimitabile.
L'impatto ambientale è molto limitato, se non pari a zero.
100% eco-sostenibile
Ideale per le persone allergiche a prodotti chimici e metalli pesanti, in quanto ne è priva. I tannini, essendo di origine vegetale, sono assodati anche per le pelli più sensibili, tipo quelle dei bambini.
Per il cliente finale il valore percepito è sicuramente maggiore rispetto ad una pelle conciata al cromo
Le 5 fasi della concia al vegetale della pelle
Il processo produttivo della pelle conciata al vegetale è una lavorazione lunga, tra le 36 e 48 ore, formata da 5 importanti fasi:
1
Lavori di riviera
2
Pre-concia
3
Riconcia
4
Asciugatura
5
Rifinizione
I primi tre step vengono svolti usando l’acqua, quindi vengono definiti “lavorazioni a umido”, i due step successivi invece si dicono “a secco”.
La fase preliminare dei lavori di riviera ha il compito di preparare la pelle grezza ai passaggi successivi ed è identica sia per la concia al vegetale che per quella al cromo, con il corretto uso degli appositi tannini o sostanze chimiche. Questi lavori si suddividono in: rinverdimento, depilazione, calcinaio, decalcinazione, scarnatura ed infine piclaggio, tutti utili per consentire un’adeguata e sana conservazione della pelle e prevenire un suo danneggiamento.
Dopodiché si passa alla fase della pre-concia, dalla quale inizia a prendere forma un prodotto intermedio da completare nello step successivo della concia vera propria. Qui la pelle viene immersa in una miscela di acqua e tannini in grandi botti, che girando semplificano l’attaccamento e l’insediamento dei pigmenti naturali e degli eventuali coloranti.
Completate le fasi a umido, si passa alle ultime due lavorazioni a secco: l’asciugatura, in quanto dopo la conciatura la pelle rimane umida, e la rifinizione, che permette di raffinare il prodotto ed ammorbidirlo in base al tipo di produzione successiva del manufatto da realizzare (borse, selle, arredamento, ecc.).
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